pubblichiamo il volantino contro i licenziamento alla Savio e subito il retro dedicato alla solidarietà con i lavoratori serbi di FCA
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…e ora tocca alla Savio,o meglio, ai dipendenti della Savio
In
molte situazioni -Pmt, Dussmann, cooperative negli appalti storici,
Armani di Settimo T.- le direzioni aziendali ricattano subito con i
licenziamenti per conseguire come male minore forti riduzioni di
salario fino al dimezzamento della paga. Perché dovrebbero attivare
cassa-integrazione o contratti di solidarietà se così aumentano
sfruttamento e profitti?
Per
non parlare delle tante fabbriche che le multinazionali chiudono o
hanno già chiuso, dopo aver preso contributi pubblici, sfruttato
lavoratori e territorio, acquisito marchi, brevetti e tecnologia. E
tanti saluti alla responsabilità sociale delle aziende.
Alle
proprietà e direzioni aziendali il gioco è facile. Hanno diviso i
lavoratori con contratti diversi, aizzato i giovani contro i vecchi,
locali contro migranti. I governi e l’Unione Europea hanno
eliminato le leggi che difendevano i lavoratori e oggi minacciano di
impedire lo sciopero. Sempre più spesso la polizia aggredisce i
lavoratori che cercano di difendersi.
…ma
c’è qualcosa che non va
I
padroni quasi sempre riescono nei loro intenti senza che la lotta dei
lavoratori lo impedisca. Capita che si respingono i licenziamenti, ma
si riducono comunque i posti di lavoro, si peggiorano i salari e le
prestazioni di lavoro: aumenta lo sfruttamento.
E
ogni vicenda si consuma da sola, isolata dalle altra situazioni nelle
stesse condizioni, all’infuori della solidarietà degli altri
lavoratori.
Contro
i licenziamenti,
per la difesa dei posti di lavoro,
per l’occupazione
Il
ricorso generalizzato ai licenziamenti e la brutalità padronale deve
essere affrontato diversamente dai rappresentanti dei lavoratori e
dai sindacati.
Le
tante situazioni che hanno in ballo i licenziamenti, devono essere
tenute assieme da una vertenza generale in difesa dell’occupazione
e dei posti di lavoro. Questo consentirebbe la costruzione di
scioperi territoriali fino allo sciopero generale nazionale.
E
gli obbiettivi dello sciopero non possono essere la richiesta di
agevolazioni fiscali o regalare l’energia elettrica ai padroni.
Quando
un’azienda sana e produttiva vuol chiudere o trasferire la
produzione, deve essere requisita dallo stato e rimessa in funzione.
I lavoratori interessati troveranno il modo per farla funzionare.
L’orario
giornaliero di lavoro deve essere ridotto a parità di paga. La
tecnologia e l’aumento di produttività non può più tradursi in
lavoratori in esubero.
Anziché
dare montagne di soldi alle banche e regalare miliardi a imprenditori
e azionisti, deve essere finanziato un grande piano di intervento
pubblico per garantire un buon servizio sanitario, l’istruzione,
efficienti trasporti a studenti e pendolari, abitazioni, messa in
sicurezza del territorio. Ci sono le risorse per creare milioni di
posti di lavoro e togliere dalla disperazione chi è senza reddito,
per togliere dal ricatto il lavoratore minacciato di licenziamento.
E’
la consapevolezza della difficoltà a respingere i licenziamenti che
deve impegnare i sindacati a costruire una grande vertenza nazionale,
che ricostruisca l’unità dei lavoratori e delle lavoratrici e
ritrovi la loro convinzione e determinazione a lottare. Certi che il
padrone non è invincibile.
Torino,
7/7/2017
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Solidarietà con i lavoratori e le lavoratrici di FCA
Di Kragujevac (Serbia) in sciopero
A
Kragujevac (Serbia) dal 27 giugno, duemila operai di Fca sono in
sciopero a oltranza. Lì si produce la 500L.
La
loro lotta prosegue per sostenere la richiesta di lavoro
decente e paghe decenti.
Gli
operai in sciopero chiedono il rimborso del costo dei trasporti per
chi fa il turno notturno, il pagamento del bonus del 2016 e un
aumento per il 2017. Chiedono un salario migliore per arrivare
all’equivalente di 370 euro lordi mensili! Oltre a una migliore
organizzazione del lavoro.
L’anno
scorso ci sono stati 900 licenziamenti e i carichi di lavoro sono
aumentati vertiginosamente.
Bassi
salari e alti carichi di lavoro: negli stabilimenti Fca è così
ovunque.
Solidarietà agli operai
in sciopero
Raccogliamo e inviamo loro
denaro per resistere nella lotta
La solidarietà e l’aiuto
reciproco è il modo migliore per resistere
alle divisioni che il
padrone ha costruito tra operai di stabilimenti
diversi.